Quarry Visions
QUARRY VISIONS -Esito del Laboratorio di Progettazione Architettonica IV
DICAR - Politecnico di Bari - A. A. 2021-2022
A cura del Politecnico di Bari e della Stilmarmo di Apricena
«Il Laboratorio di Progettazione Architettonica del quarto anno del Politecnico di Bari, sotto la guida del Prof. Dr. Giuseppe Fallacara, è stato incentrato sulle potenzialità in termini di design digitale delle Cave di Apricena in Puglia, che per produzione della loro caratteristica pietra calcarea giallo-arancio sono seconde solo alle cave di marmo bianco venato di Carrara in Toscana. Le eredità neo-spirituali latenti nelle mitologie regionali e nei poteri catartici del misterioso mondo sotterraneo della Terra cavata, raggiungono un trascendentale espressionismo metabarocco nella gamma di approcci adottati dai gruppi di progettazione composti dai vari studenti.
La scelta di riportare alla luce i substrati dormienti della Madre Terra dà origine a proposte evocative che rianimano i geo-materiali estratti nel sottosuolo e contemporaneamente rimodellano il paesaggio tettonico emergente, rivisitato attraverso le semplici operazioni booleane digitali e processi di modellazione tridimensionale. Scavato attraverso il “dis-fare” fisico e l’estrazione materiale dal mondo sotterraneo calcificato, il geo-vuoto scultoreo e la dettagliata terraformazione degli strati preistorici latenti sono soggetti a differenti vie di transustanziazione. Il sito scolpito e i materiali tagliati vengono trasformati e ricodificati in architetture e ambienti ricchi di “alterità”.
Le aspirazioni morfologiche di ogni progetto conferiscono qualità e caratteristiche controintuitive alle origini dei materiali primordiali un tempo terrosi, densi e pesanti. Le letture materiche in questi progetti sono accostabili al modo in cui Michelangelo e Bernini trattavano il marmo, rendendolo simile a una morbida pelle umana e a quel tessuto animato, increspato e traslucido che vela la polpa carnale.
Il comportamento gravitazionale dei blocchi da costruzione in pietra calcarea pugliese cambia identità a seconda del gruppo di progetto: dagli intrecci che filtrano la luce, alle superfici ondulate, passando per volte tassellate da petali, trame di tessuti e selle sospese, per arrivare a superfici d’acqua increspata e veli di luce.
Intersecare le potenzialità digitali con le sempre più illimitate possibilità materiali e tecnologiche conduce a nuovi paradigmi culturali e porta a una fluidità e un’inventiva olistiche ed effimere. I tabù e gli standard precedenti si dissolvono e alimentano nuove frontiere speculative. Inoltre, le soluzioni volumetriche immaginate per i monumentali e ambiziosi spazi interni ed esterni in ogni proposta sfidano persino la leggera destrezza di quelle superfici a nastro che Frank Gehry rese quanto di più estatico, sospeso, leggiadro, metallico e fluido.
Il sublime e l’innovativa ecologia-architettonica vibrano in ogni spazio. Gli echi dell’atmosfera Turneresca e dello spettacolo climatico sono imbrigliati, traducendo le forze elementari della natura come gli effetti diurni della luce e le sfumature della magia dell’acqua.
L’aria, la luce e l’acqua informano, adattano e allineano queste mega-camere di pietra in esperienze effimere mozzafiato che rianimano le superfici di pietra in dermo-conchiglie energizzate.
Come in Ganzfelds di James Turrell, la lettura più vicina dello spazio perimetrale è carica di uno stato di flusso generativo tra la geometria computazionale e le idiosincrasie percettive estreme. Gli studi e i progetti transustanziali presentati quest’anno accademico definiscono un nuovo plateau di possibilità e una linea di ricerca sul design digitale per scandagliare nuovi orizzonti architettonici».Anthony Caradonna, The resurrection of Mother Earth‘s
dormant substrata, a cura di, in «Quarry Visions. Esito del Laboratorio di Progettazione Architettonica IV DICAR
- Politecnico di Bari - a. a. 2021-2022», New
Fundamentals Research Books- Amazon, I edizione, 2022, pp. 7-9.